Un gradevole incontro di conoscenza, scambio, sensibilizzazione e condivisione quello del 4 dicembre 2023 tra una piccola delegazione di UICI Trento e lo staff del CAM - Consorzio Associazioni con il Mozambico, nella sede di via dei Mille a Trento.
Il CAM è una organizzazione trentina che da oltre 20 anni coordina progetti di sviluppo locale in Mozambico, in particolare nella provincia centrale di Sofala. Attualmente porta avanti molti progetti negli ambiti di sviluppo umano, sviluppo economico, ambiente e territorio, grazie ad un team di 6 persone in Italia, 6 giovani in Servizio Civile, 40 volontari incluso il Presidente Gianni Filippi e i membri del Direttivo, 6 espatriati italiani in Mozambico e circa 80 operatori mozambicani.
L’incontro organizzato a dicembre aveva lo scopo di proporre un momento di sensibilizzazione sulla creazione di ambienti di lavoro - e più in generale di una società - maggiormente inclusivi in relazione alle persone con disabilità visiva. L’idea nasce dalla collaborazione del CAM con Gianluca Zuanigh, giovane laureato in giurisprudenza che da giugno sta svolgendo il Servizio Civile nell’area progetti dell’associazione. L’esperienza di Gianluca, che è ipovedente, non solo sta offrendo al CAM un collaboratore valido e dedicato, e a Gianluca una bella opportunità di formazione nel campo della cooperazione internazionale, ma sta insegnando alle persone che lavorano con lui, incluso altre 5 giovani in Servizio Civile, come rendere gli spazi, i metodi di lavoro e i ritmi più accoglienti e inclusivi.
Per il CAM in realtà il lavoro sull’inclusività non è una assoluta novità, tra il 2007 e il 2015 nel distretto rurale di Caia, in Mozambico, dove l’associazione ha il “cuore” delle sue attività, sono stati promossi progetti di educazione inclusiva per insegnanti di scuola primaria e iniziative di alfabetizzazione in braille dedicate ad adulti non scolarizzati, una percentuale di persone ancora molto alta nel paese, a maggior ragione in zone rurali e per persone con disabilità. Grazie ai corsi supportati dal CAM, molte persone sono riuscite ad entrare nei percorsi scolastici dedicati agli adulti e a conseguire la licenza elementare e numerosi bambini e ragazzi non udenti sono stati supportati con momenti di affiancamento al percorso scolastico. Ma la cosa più importante è stato il lavoro per consentire ai formatori di essere integrati nel Servizio Distrettuale di Educazione e di continuare ad operare nel sistema scolastico locale.
L’incontro di dicembre ha arricchito tutte e tutti, operatori del CAM e di UICI. Un confronto tra mondi associativi molto differenti, ma accomunati da valori di solidarietà e dall’impegno affinché ogni persona, in Africa o in Trentino, possa realizzarsi pienamente e sentirsi parte attiva e responsabile della comunità in cui vive.
Per saperne di più sul CAM www.trentinomozambico.org
